
Lo Stato apre alla cartolarizzazione dei crediti fiscali più datati
Il magazzino della riscossione ha raggiunto i 1.272 miliardi di euro, crescendo di 5 miliardi al mese. Solo 567 miliardi risultano effettivamente riscuotibili, con la maggior parte dei crediti attribuiti a persone fisiche senza attività economiche. Le aziende, invece, detengono solo il 15% dei crediti ma quasi due terzi del valore residuo.
Per ridurre l’enorme stock di crediti fiscali, si valuta la cartolarizzazione, ovvero la cessione dei crediti deteriorati a privati, ottenendo così liquidità immediata. Tuttavia, emergono dubbi sulle modalità di riscossione da parte dei soggetti privati e sugli effetti sociali di questa operazione.
Parallelamente, si discute la nuova rottamazione cartelle esattoriali (rottamazione 5), con rateizzazioni fino a 10 anni, ma con il rischio di disparità rispetto alle sanatorie precedenti e possibili impatti sui conti pubblici.
Si punta anche a rafforzare la riscossione pubblica, consentendo all’Agenzia delle Entrate-Riscossione di accedere ai dati dell’anagrafe tributaria, ai redditi dichiarati e alle fatture elettroniche, per migliorare l’efficacia della riscossione fiscale.
Fonte: Anutel