
Le sanzioni tributarie cambiano pelle dal 2026
Dopo il recente aggiornamento avvenuto in materia di sanzioni tributarie con il decreto legislativo n. 87/2024, l’argomento torna a essere ritoccato dal legislatore, non nel tessuto normativo ma nell’unificazione delle norme. Con il dlgs n. 173 del 28 novembre 2024, si è voluto uniformare in un unico testo di legge, tutto il quadro giuridico vigente, riguardante l’applicazione delle sanzioni alle entrate di natura tributaria. In base alle disposizioni transitorie e finali dettate dall’articolo 101 e 102 del dlgs 173/2024, la decorrenza della nuova norma è fissata al 1° gennaio 2026, in coincidenza con l’abrogazione, alla medesima data, di tutte le previgenti disposizioni. Tale unificazione comporterà il solo onere di adeguamento testuale dei provvedimenti da emettere. Ciò significa che, per l’anno 2025, restando in vigore i decreti legislativi 471/1997 e 472/1997, non occorre procedere all’ adeguamento dei riferimenti normativi inclusi nelle motivazioni degli avvisi di accertamento, in quanto norme ancora vigenti; mentre, l’adeguamento dovrà, necessariamente, avvenire per i provvedimenti emessi dal 1° gennaio 2026. Un’ultima considerazione merita la questione concernente la discussa non applicazione del principio del favor rei, disposto dall’articolo 5 del dlgs 87/2024, in base al quale le nuove disposizioni normative si sarebbero dovute applicare per le violazioni commesse dal 1° settembre 2024. Nell’unificazione delle norme sanzionatorie nel testo unico viene fatta salva anche tale deroga; infatti, nell’elenco delle norme abrogate a decorrere dal 1/1/2026, contenute nell’articolo 101, viene esplicitamente escluso il citato articolo 5 del dlgs 87/2024, norma di deroga al principio del favor rei, confermando di fatto che per le violazioni commesse fino al 31/8/2024 continuano ad applicarsi le norme del dlgs 472/1997 e 471/1997 pre-riforma. Ricapitolando, nelle motivazioni dei provvedimenti relativi alla contestazione di violazioni precedenti il 1/9/2024 ed emessi dopo il 1/1/2026, occorrerà, pertanto, indicare sia il dlgs 173/2024 (testo unico in materia di sanzioni), sia il riferimento ai criteri di determinazione delle sanzioni disciplinati rispettivamente dai dlgs n.472 e n.471 del 1997 (riguardanti, ad esempio, la sanzione per omesso versamento i criteri di determinazione della sanzione in caso di recidiva o cumulo giuridico). Le medesime considerazioni valgono per il dlgs 175/204.
Di LUIGI D’APRANO docente Anutel