Il comma 751 della legge di stabilità per il 2020 (legge 160/2019) reintroduce nella nuova IMU la facoltà per i Comuni di regolamentare la tassazione del c.d. fabbricati merce, finora esentati. La norma citata prevede, infatti che “Fino all’anno 2021, l’aliquota di base per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati, è pari allo 0,1 per cento. I comuni possono aumentarla fino allo 0,25 per cento o diminuirla fino all’azzeramento.” Unendo, i due prelievi esistenti (IMU e TASI) viene pertanto anche unita, per i prossimi due anni la precorsa sorte di tale fattispecie, ovvero l’esenzione per l’IMU e l’eventuale azzeramento dell’aliquota per la TASI, con il risultato che l’Ente avrà ora la discrezione di applicare una aliquota agevolata ovvero azzerarla, in alternativa alla esenzione obbligatoria finora vigente ai fini IMU.
L’esenzione viene, invece, confermata a decorrere dal 1° gennaio 2022, data dalla quale indifferentemente dalla volontà regolamentare dei Comuni, i fabbricati merce saranno definitivamente esenti dall’IMU.
Il comma 769, inoltre, ne conferma l’obbligo dichiarativo, al fine del riconoscimento dell’agevolazione prevista.