
Proroga COVID di 85 giorni: la Corte di Cassazione chiarisce con l’ordinanza n. 960/2025
Con l’ordinanza n. 960 del 15 gennaio 2025, la Corte di Cassazione ha fornito importanti chiarimenti sull’applicazione della proroga COVID di 85 giorni, introdotta dall’art. 67 comma 1 del DL 18/2020 (il cosiddetto “Cura Italia”). Questa norma è stata pensata per affrontare le difficoltà amministrative e fiscali durante l’emergenza pandemica.
Cosa dice la Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 960?
Il punto 11.3 dell’ordinanza recita: Occorre pertanto interpretare la normativa nel senso che i termini di sospensione si applicano non soltanto in relazione a quelle attività da compiersi entro l’arco temporale previsto dalla norma, ma anche con riguardo alle altre attività, nel senso che si determina uno spostamento in avanti del decorso dei termini per la stessa durata della sospensione.
In tal senso depone il dato letterale della disposizione dettata dall’art. 67 e l’espresso richiamo alla disposizione di carattere generale prevista dall’art. 12, comma 1, DLgs. n. 159 del 2015, il quale stabilisce che le disposizioni in materia di sospensione dei termini di versamento dei tributi, a favore dei soggetti interessati da eventi eccezionali, comportano altresì, per un corrispondente periodo di tempo, relativamente alle stesse entrate, la sospensione dei termini previsti per gli adempimenti anche processuali, nonché la sospensione dei termini di prescrizione e decadenza in materia di liquidazione, controllo, accertamento, contenzioso e riscossione a favore degli enti impositori, in deroga alle disposizioni dell’articolo 3, comma 3, della legge 27 luglio 2000, n. 212.
Conclusione
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 960/2025, ha confermato che la proroga COVID di 85 giorni non si limita al periodo originario ma genera uno spostamento complessivo dei termini. Questa interpretazione estensiva rafforza la posizione dell’Erario, fornendo agli enti fiscali maggiore tutela e tempo per operare, specialmente in contesti eccezionali come la pandemia.